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L’elettroencefalogramma (EEG) è un esame strumentale che registra l’attività elettrica del cervello, è
fondamentale per diagnosticare e monitorare varie condizioni neurologiche; la decisione di sottoporsi a un
EEG dipende da una serie di fattori che verranno discussi in quest’articolo.
In generale, è uno strumento indicato quando si sospettano disturbi neurologici, come epilessia,
encefalopatia, o per monitorare lo stato di salute cerebrale in seguito a traumi cranici.

Che cos’è un elettroencefalogramma?

Un elettroencefalogramma è un test non invasivo che utilizza elettrodi posizionati sul cuoio capelluto,
permette di indagare le funzionalità del cervello e questi elettrodi captano le onde cerebrali, che vengono
registrate sotto forma di tracciati su un monitor o su carta.

L’esame può rilevare diverse tipologie di onde cerebrali, identificate come alfa, beta, delta e theta, ciascuna
delle quali può indicare differenti stati cerebrali come il sonno, la veglia, e la presenza di anomalie.

Quando è consigliato fare un elettroencefalogramma

L’EEG può essere consigliato in presenza di sintomi quali: crisi epilettiche, perdita di coscienza, vertigini,
capogiri, debolezza o intorpidimento muscolare, difficoltà cognitive o di memoria, cambiamenti nel
comportamento o nella personalità, disturbi del sonno e mal di testa persistenti o inspiegabili.
È importante ricordare che l’EEG da solo non basta per una diagnosi definitiva, il medico valuterà i risultati
insieme ad altre informazioni, come la storia clinica e l’esame fisico.

Preparazione per un elettroencefalogramma

La preparazione per un elettroencefalogramma (EEG) è relativamente semplice ma fondamentale per
garantire la qualità e l’accuratezza dei risultati.

Prima dell’esame, è importante lavare accuratamente i capelli con shampoo senza utilizzare balsami, gel,
spray o oli, poiché i residui di prodotti possono interferire con il contatto degli elettrodi sul cuoio capelluto.

Inoltre, alcuni farmaci, specialmente quelli che agiscono sul sistema nervoso centrale, potrebbero alterare i
risultati dell’EEG, quindi, è essenziale informare il medico di tutti i farmaci in uso, così da valutare se
sospenderli temporaneamente.

La caffeina può influenzare l’attività cerebrale, quindi è consigliabile evitarne il consumo nelle 8 ore
precedenti l’esame, in alcuni casi, il medico potrebbe richiedere di dormire meno del solito la notte prima
dell’EEG, specialmente se l’esame prevede una registrazione durante il sonno, per aumentare le probabilità
di catturare anomalie. È importante seguire attentamente tutte le istruzioni fornite dal medico per
assicurare che l’EEG produca risultati chiari e utili.

Cosa aspettarsi durante l’esame

Durante l’EEG, il paziente viene fatto sedere o sdraiare in una posizione comoda, il tecnico applica circa 20-
25 elettrodi sul cuoio capelluto attraverso una cuffia elastica in neoprene per garantire un buon contatto.

L’esame è indolore e non invasivo, inoltre, il paziente non sentirà alcuna scossa elettrica, poiché gli
elettrodi servono solo a registrare l’attività cerebrale, durante lo svolgimento dell’esame, il paziente può
essere invitato a svolgere semplici attività, come aprire e chiudere gli occhi, respirare profondamente o
guardare una luce lampeggiante, così da aiutare a rilevare eventuali anomalie nell’attività cerebrale.

In alcuni casi, specialmente se l’EEG deve registrare l’attività cerebrale durante il sonno, il test può durare
diverse ore o essere eseguito durante la notte in un laboratorio del sonno.

Interpretazione dei risultati dell’elettroencefalogramma

Un EEG normale mostrerà un’attività cerebrale regolare e tipica delle varie fasi della veglia e del sonno,
tuttavia, anomalie come punte, onde lente o irregolarità possono suggerire problemi come epilessia,
encefalopatia, tumori cerebrali, infezioni, o altre disfunzioni neurologiche.

È importante sottolineare che un EEG normale non esclude completamente la presenza di un disturbo
neurologico. I risultati dell’EEG devono essere interpretati insieme alla storia clinica del paziente e ai
risultati di altri esami diagnostici.

Quando contattare un medico

È fondamentale contattare un medico se si manifestano sintomi che possono suggerire un problema
neurologico, come convulsioni, svenimenti, cefalee persistenti, confusione mentale o cambiamenti nel
comportamento, anche dopo aver effettuato un EEG, è importante discutere i risultati con il proprio
medico per comprendere appieno le implicazioni e definire i passi successivi nel percorso diagnostico e
terapeutico.

In caso di anomalie, il neurologo discuterà con il paziente i risultati e i possibili passi successivi, che possono
includere ulteriori test diagnostici, cambiamenti nella terapia o l’inizio di un nuovo trattamento.

Con la nostra tecnologia innovativa e il personale medico altamente qualificato, MerClin offre servizi di
EEG all’avanguardia per diagnosticare e monitorare una vasta gamma di condizioni neurologiche con
precisione e affidabilità. Grazie al nostro macchinario di ultima generazione, garantiamo risultati di alta
qualità che supportano decisioni diagnostiche e terapeutiche efficaci.

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